Riflessioni tra i Professionisti dell’ Infanzia, ma anche con i Genitori.

10/04/2020

Scritto dalla Dott.ssa Ylenia Casagrande
Psicomotricista Educativa – Pedagogista

 

In questo periodo, le Scuole dell’Infanzia e gli Asili Nido si sono trovati a fare i conti con una lontananza e un’assenza imprevista, più o meno temporanea e dolorosa per tutte le parti coinvolte: Educatori, Insegnanti, Bambini e Genitori.

Dopo un iniziale momento di smarrimento, gli Educatori e gli Insegnanti hanno cercato di attivarsi per far sentire la loro presenza, coscienti di non aver potuto elaborare con i bimbi il tempo del distacco, che avrebbe dato senso a questa lontananza.

Insegnanti ed Educatori sono quindi entrati nel mondo dell’online.

Assolutamente impreparati, si è dato vita ad un turbinìo di video registrati, videochiamate, tutorial immaginando di mantenere al centro il bambino e la relazione.

Educatori ed Insegnati, abituati ad un dialogo profondo con il bambino, hanno continuato a rivolgersi a lui come co-protagonista della relazione.

Ma siamo sicuri che non sia giunto il momento di cambiare interlocutore?

Credo proprio di SI.

I bambini così piccoli mantengono l’attenzione, tramite uno schermo, al massimo per 15 minuti, se non addirittura per qualche attimo: cioè il tempo di un saluto! (quando emotivamente riescono a sostenerlo).

I bambini hanno bisogno di corporeità, di vivere il tangibile, dello sguardo di presenza, di fare esperienze dirette. Tutto ciò è assolutamente assente nel mondo virtuale.

È arrivato il momento di parlare tra pari, cioè tra adulto ed adulto, ovvero INSEGNANTE – GENITORE.

I Professionisti dell’Infanzia, nella loro quotidianità, interagiscono prevalentemente con i bambini, principale Focus di ogni azione educativa.

Diciamoci la verità: i genitori, spesso, vengono interpellati come Partner Educativi solo quando ci aspettiamo che “sistemino” delle inadeguatezze nei loro figli (quando il bambino lancia gli oggetti o quando non rispetta le regole).

È ora di attivare il famigerato PATTO EDUCATIVO che la scuola dovrebbe stringere con le famiglie, dando credito ai genitori, inserendoli nella nostra progettazione educativa e considerandoli come alleati delle azioni educative.

Costruiamo la vera Partnership con i Genitori, i quali,invece di uno schermo, potranno essere direttamente gli artefici degli obiettivi educativi che gli insegnanti si erano prefissati.

Come fare? 
(sintesi della sintesi, di un lavoro iniziato, in piena fase di sperimentazione)

Educatori ed Insegnati scegliete la modalità (registrazione video, videochiamata, telefonata…) per voi più congeniale.

Decidete quali obiettivi vorreste raggiungere o consolidare con i vostri bambini.

Definite il Gioco, l’attività e fate in modo che possa essere sviluppata in più giornate. Calatevi voi e quello che avete progettato nella realtà casalinga ed ora PARLATE CON I GENITORI.

Inserite il tutto in una cornice che i genitori possano comprendere, spiegando le finalità. Fornite dei suggerimenti su come poter AFFIANCARE i bimbi nell’ attività.

FIDATEVI del sapere pedagogico dei genitori e guidateli a (ri)scoprire le loro potenzialità.

Restate in contatto per i feedback.

Sosteniamo le famiglie a superare le criticità, ma soprattutto, creiamo con loro la famosa ALLEANZA EDUCATIVA.

Saranno i genitori i nostri interlocutori, il TRAMITE con cui continuare a lavorare e prendersi Cura dei bambini che avete sostenuto, accompagnato e Educato durante l’anno scolastico.

Siamo entrati nelle loro case senza bussare, facciamo un passo indietro, prendiamoci il tempo di osservare (non ci sono solo gli occhi per farlo!). Ascoltiamoli con umiltà e in punta di piedi avviciniamoci, utilizzando le alte competenze della Pedagogia.

Questo non vuol dire smettere di leggere storie o fare brevi video, per far “vedere” ai bimbi che siamo ancora presenti.

Si tratta di riprogettare la nostra presenza con le famiglie, dimostrando che gli Educatori e gli Insegnanti non sono degli intrattenitori, ma Cultori della Pedagogia, Professionisti altamente qualificati in grado di portare la Pedagogia fuori dalle mura istituzionali.

Non dimentichiamo, inoltre, il sostegno emotivo che potremmo offrire; noi Educatori ed Insegnanti non siamo solo obiettivi educativi da raggiungere!

La Pedagogia e l’Educazione sono anche altro: ci occupiamo di sviluppare il potenziale umano del bambino e dell’adulto, usiamo tutti gli strumenti che il nostro bagaglio pedagogico possiede.

EDUCARE è ancora possibile?

SI, MA CON LA PARTECIPAZIONE ATTIVA DEI GENITORI.

Il beneficio sarà doppio: più fiducia e comprensione rispetto al lavoro che quotidianamente si svolge a scuola e nuove consapevolezze circa le molteplici occasioni di Educazione e Formazione.

Si apriranno nuovi orizzonti educativi!

Buon lavoro a tutti noi.

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Articolo della Dott.ssa Ylenia Casagrande (Psicomotricista – Pedogogista)

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